Chemioterapia e radioterapia nella chirurgia implantare

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I pazienti sottoposti a radioterapia per tumori della regione testa-collo possono presentare dei fattori di rischio come una riduzione della secrezione salivare,una aumentata colonizzazione batterica e infine una aumentata incidenza di necrosi ossea.

Radioterapia e chirurgia implantare: quali sono le raccomandazioni da seguire?

I consigli da seguire sono i seguenti:

  • la chirurgia implantare deve essere eseguita almeno 21 giorni prima e almeno 9 mesi dopo la radioterapia e comunque mai durante il trattamento radiante,
  • evitare di caricare immediatamente gli impianti,
  • inoltre la chirurgia deve essere affrontata con una adeguata profilassi antibiotica e con una chirurgia la più sterile possibile.

Chemioterapia e chirurgia implantare: i consigli

Per quello che riguarda la chemioterapia i principali fattori di rischio per l’implantologia sono legati alla comparsa di infiammazioni gengivali (mucositi) e al rischio di infezioni per riduzione delle difese immunitarie.

Quindi le principali raccomandazioni da seguire sono le seguenti:

  • una visita odontoiatrica prima di eseguire la chemioterapia evitando cure odontoiatriche durante il trattamento chemioterapico,
  • per interventi più invasivi come l’implantologia attendere almeno 6 mesi dalla fine della terapia e eseguire un esame del sangue (esame emocromocitometrico) per valutare la persistenza di una alterazione delle difese immunitarie e la facilità al sanguinamento gengivale.

In generale sia la radioterapia che la chemioterapia non possono essere considerate controindicazioni assolute alla implantologia, tuttavia questi pazienti sono soggetti a complicanze che possono compromettere l’osteointegrazione degli impianti e quindi vanno attentamente valutati sia per la complessità clinica sia per la prognosi a breve e a lungo termine.

Inoltre questi pazienti devono essere seguiti anche da un programma di igiene professionale da parte degli igienisti e da una rigorosa igiene domiciliare.