Gli Impianti sono una soluzione terapeutica straordinaria per sostituire i denti mancanti e che hanno permesso di riabilitare milioni di pazienti nel mondo con percentuali di successo elevate,superiori al 90%.
Tuttavia anche gli impianti possono ammalarsi come i denti. La malattia che colpisce il tessuto di supporto dei denti si chiama parodontite(anche chiamata piorrea)mentre a livello degli impianti si chiama perimplantite.
Il termine perimplantite indica un processo infiammatorio irreversibile che colpisce i tessuti molli (gengiva)e i tessuti duri (osso) intorno ad un impianto determinandone la progressiva distruzione.
Questa patologia molto spesso esordisce come una ”mucosite perimplantare” colpendo solo la gengiva e curata tempestivamente va incontro alla completa remissione.
La Perimplantite invece è una patologia molto più complessa in cui sono coinvolti numerosi fattori: fattori legati al paziente come la scarsa igiene orale, la malattia parodontale (piorrea) non curata, il fumo, il tipo di impianti utilizzati, la condizione dei tessuti che circondano l’impianto.
Il trattamento delle perimplantiti è efficace nelle fasi precoci di insorgenza della malattia, ma diventa molto complesso e spesso inefficace se la patologia non è stata diagnosticata precocemente. Quali sono le armi che abbiamo per contrastarla? Innanzitutto un attento programma di mantenimento personalizzato caratterizzato da controlli clinici e radiografici periodici oltre a sedute di igiene professionale ogni 3-4 mesi come sottolineato da recenti linee guida delle maggiori società scientifiche nazionali e internazionali.
E’naturale che queste sedute possono essere modificate a discrezione del professionista in base alla risposta individuale del Paziente.
La migliore garanzia per un successo a medio e lungo termine nelle riabilitazioni implantari risiede non soltanto nelle corrette manovre di igiene orale domiciliare,ma anche da controlli regolari che permettano di intercettare l’insorgenza della perimplantite in fase precoce.